mercoledì 15 aprile 2015

“NON HANNO PIU' VINO”



"La madre di Gesù
gli disse:«Non hanno più vino».
Gesù le rispose: «Donna che vuoi da me?»

(Giovanni 2, 3-4)

1. Maria arriva sempre prima

La madre di Gesù gli disse: “Non hanno più vino”.

Mi stupisce come nel mezzo di una festa di nozze solo la madre di Gesù si accorge che non c'è più vino. Mentre tutti gli invitati sono distratti dalle danze, dalle chiacchiere, dal cibo, da tutto ciò che si vive durante una festa, lei sola si accorge che qualcosa tra i servi non va. Una donna accorta, intelligente, la madre di Gesù, intuitiva, attenta a ciò che la circonda, alla sala, agli ospiti, preoccupata per la riuscita della festa da parte degli sposi, tanto che, si accorge per prima che qualche cosa non va. Dimostra anche delicatezza e garbo, amabilità nei confronti degli sposi.
La madre di Gesù intuisce che qualche cosa manca, qualche cosa di importante che avrebbe sicuramente compromesso la festa, una festa importante perché era una festa di nozze. Lei, la madre di Gesù, arriva prima degli altri a capire che c'è qualcosa che non va tra i servi. Per prima intuisce e vede il disagio stampato sul volto dei servi e in tutta probabilità sul volto dello sposo. Ma lei, è talmente vigile da capire immediatamente la situazione e che qualche cosa non va. Non sappiamo dal Vangelo se si sia alzata a chiedere ai servi o se sia rimasta seduta, ma possiamo vedere chiaramente dal brano evangelico che quando dice al Figlio “non hanno più vino” lei ha già intuito il disagio, ed è già intervenuta presso il Figlio. Si può dire che lo anticipa. Lo sanno bene le madri, questa è una caratteristica tipicamente materna, accorgersi prima. Anche noi lo sappiamo, quando c'è di mezzo un figlio, la mamma si accorge prima se c'è qualcosa che non va, prima del pediatra, prima della maestra, prima dei parenti. Nel'episodio delle nozze di Cana, la madre di Gesù è vigile con un istinto materno che non è solo verso suo Figlio ma verso tutta la sala e soprattutto verso gli sposi.


Si accorge prima e cosa fa?
Si rivolge a suo Figlio, subito si rivolge a suo Figlio. Ma in fondo poteva anche andare da qualche apostolo e dire per esempio: “Giovanni tieni 5 denari vai a comprare 20 litri di vino”. Invece lei si rivolge all'istante a suo Figlio. E' la certezza intima della madre di Gesù che sa che suo Figlio può tutto in qualsiasi situazione grande o piccola che sia. La madre di Gesù non va da nessun altro. Non si rivolge ai servi o al maestro di tavola o agli invitati o agli apostoli al seguito. Ella va da suo Figlio. Infatti, lei, sua madre, riconosce in quel momento, ancora una volta prima di tutti gli altri, che suo Figlio è il Santo di Dio e, prima di tutti, proprio qui in questo Vangelo risponde alla domanda che Gesù farà poi agli apostoli “Voi chi dite che io sia?”. Mentre gli apostoli faticavano a comprendere, la madre di Gesù, da tempo “custodiva tutto nel suo cuore”.

Ma che cosa custodiva?

Ella nel suo cuore custodiva l'annuncio dell'angelo “sarà grande e sarà chiamato Figlio dell'Altissimo”. Custodiva la promessa di Dio. Prima di tutti, lei che aveva ricevuto la promessa, sapeva già chi fosse suo Figlio e per questo con fiducia certa si rivolge a Gesù e gli dice: “Non hanno più vino”. Questo atteggiamento della madre di Gesù è di grande insegnamento per noi. Lei è stata la prima a credere in lui, la prima credente. Se pensiamo anche noi per un attimo e riusciamo a metterci nei suoi panni alle nozze di Cana, che cosa avremmo fatto? A chi ci saremmo rivolti?

In chi avremmo riposto la nostra fede?

Che fiducia è quella a cui mi affido?

Su chi mi posso appoggiare per ricevere aiuto?

PER RISOLVERE CERTE SITUAZIONI IMPOSSIBILI NOI DOBBIAMO IMPARARE A PORRE LA NOSTRA FIDUCIA IN DIO.

La madre di Gesù ripone la sua fede non nella possibilità che ci fosse un carrettino che andasse a prendere del vino in un negozio vicino, come avremmo probabilmente fatto e sperato noi, ma subito, subito vuol dire che il primo pensiero che le ha attraversato la mente in quel momento non è stato “speriamo di trovare un negozio aperto, speriamo che ci sia un asino da qualche parte che ci porti, andiamo a comprarlo noi e rimediamo” ma “tu sei il Cristo il Figlio del Dio vivente, tu sei qui, tu sei Dio tu ti devi occupare di loro e io sono sicura, sono certa, sono immensamente certa che tu lo farai perché sei venuto per questo.” Ecco cosa racchiude questa supplica a Gesù: “non hanno più vino”. La madre di Gesù ripone totalmente la sua fiducia in Dio, suo Figlio, a lui si appoggia per ricevere aiuto, in lui confida totalmente. Maria mette tutta la situazione nelle mani di suo Figlio. Tutto dipende da Lui ora.





2. MARIA, LA FEDE CERTA E RISOLUTA.

La risposta di Gesù ci lascia un po' disorientati, ma vediamo le traduzioni dal greco. Riportano: “che c'è tra me e te donna!” oppure “che vuoi da me, o donna!”:
in greco è Tí emoi kaì soí, gúnai, «che c’è tra me e te, o donna?» Per spiegarla partiamo dalla coda, gúnai, “donna”. Il titolo, di per sé, non è scortese, ma è un uso frequente nel rivolgersi alle donne anche parenti nell’antico Vicino Oriente, tant’è vero che nella scena della crocifissione, intrisa di tenerezza, Gesù si rivolge a Maria ancora così: «Donna, ecco tuo figlio!» (Giovanni 19,26). A questo punto risaliamo alla frase che dev’essere anch’essa intesa tenendo conto degli usi linguistici antichi. Infatti, l’espressione «che c’è tra me e te?» è nota già nell’Antico Testamento, ove ha diverse sfumature nel suo significato. Può, certo, reagire a una molestia in modo infastidito: «Perché mi disturbi o mi fai questo?». Può, però, anche segnalare che non si vuole essere coinvolti in una questione, esprimendo un atteggiamento di disimpegno, di distacco da un gesto ritenuto non opportuno in quel frangente. Si deve, perciò, badare al contesto e alla stessa tonalità con cui la formula viene usata. Tra parentesi, oltre a vari passi dell’Antico Testamento, la frase ritorna anche nei Vangeli ( Matteo 8,29; Marco 1,24; 5,7; Luca 4,34; 8,28). (Gianfranco Ravasi)

Ma Gesù nonostante il disturbo che sente, la distanza che prende da sua madre, perché non vuole essere coinvolto in cose così banali come la mancanza di un po' di vino, non dice no. Ancora non era giunta la sua ora, la salvezza di Israele, la cosa che contava di più per lui. Gesù invita la madre, con questa risposta, a guardare all'essenziale a guardare alla salvezza, alla sua ora, alla sua morte e resurrezione. Ma Gesù a questa supplica della madre e per amore suo comunque interviene. Dal canto suo Maria, dà una risposta che la descrive come una donna dal carattere risoluto e che osa chiedere già con la certezza di averlo ottenuto, infatti "Tutto quello che chiederete con fede nella preghiera lo otterrete" (Mt 21,22) e così rivolgendosi ai servi pronuncia questo comando:

Fate quello che Lui vi dirà”

Gesù, non può che rispondere ad una richiesta fatta con fede, perchè Maria in quel momento diventa da madre a donna, donna qualunque che rappresenta il popolo di Dio, glielo dice Gesù: “che c'è tra me e te donna?”, Gesù prende le distanze dalla madre e Maria diventa allora donna, la donna che ci rappresenta tutti. Diventa la donna che rappresenta il popolo di Dio e che fa una richiesta con fede e per questa parola "In verità vi dico: se avrete fede e non dubiterete, non solo potrete fare ciò che è accaduto a questo fico, ma anche se direte a questo monte: levati di lì e gettati in mare, ciò avverrà. E tutto quello che chiederete con fede nella preghiera lo otterrete". Questa è la fede della madre di Gesù, che ora è diventata donna e discepola e mette in pratica la Sua Parola. Ecco perché Gesù nonostante la sua riluttanza non può non rispondere.

Dio non può non rispondere.



3. L'EREDITA' DELLA MADRE DEL SIGNORE


L'eredità che ci ha lasciato Gesù Cristo è la salvezza, la vita eterna. Ma se si può dire che anche sua madre qualcosa ci ha lasciato allora sono proprio queste parole che ha pronunciato a Cana. Maria, dice con solerzia al popolo di Dio: “fate quello che Lui vi dirà!” e questo è il suo testamento e la sua eredità ai figli di Dio. Dopo questa frase detta in quella circostanza tutto il resto sono chiacchiere e discorsi troppo lunghi perché Maria dopo questo, non avrà più niente da dire a noi popolo di Dio.
La cosa che mi colpisce qui è che dopo aver ricevuto tale risposta da suo figlio, Maria è comunque sicura che Lui qualcosa farà. Talmente sicura che non gli rivolge più nessuna supplica ma piuttosto darà il comando ai servi “fate quello che lui vi dirà”. Anche Mosè dovette fare il primo passo e stese il bastone nel mar Rosso perché Dio potesse compiere il prodigio: “Alza il tuo bastone, stendi la tua mano sul mare e dividilo” (Es. 14,16). Questo comando di Maria ai servi è come il bastone di Mosè. Apre le porte al prodigio, Dio ora non può più tirarsi indietro perché andrebbe contro la sua Parola e le sue Promesse. Direi in un linguaggio più terreno, che questa creatura, Maria ha fatto“scacco matto” a Dio. E come farebbe Dio a rifiutarle qualche cosa?

«Il vino migliore sta per venire per quelli che oggi vedono crollare tutto. Sussurratevelo fino a crederci: il vino migliore sta per arrivare. Sussurratevelo ciascuno nel suo cuore: il vino migliore sta per venire. E sussurratelo ai disperati
e a quelli con poco amore: abbiate pazienza, abbiate speranza, fate come Maria, pregate, agire, aprite il cuore, perché il migliore dei vini sta per venire»



Papa Francesco