lunedì 6 febbraio 2012

“Verrà di nuovo nello Splendore della Gloria"



Verrà di nuovo nello Splendore della Gloria, e ci chiamerà a possedere il Regno promesso che ora osiamo sperare vigilanti nell’Attesa.”


L’Attesa è la speranza, la speranza che condividiamo nella preghiera, l’attesa modella la nostra vita sulla pazienza, la pazienza è Amore, la pazienza è l’amore che Dio vuole da noi. L’attesa ci chiama ad essere testimoni dell’attesa, tutti i giorni nella nostra vita quotidiana noi attendiamo il Regno promesso, agiamo per il Regno promesso e lo attendiamo con la dolcezza nel cuore, con l’amore che Lui solo ci infonde con la pace e la gioia che sono Lui stesso. E l’attesa è cosi dolce e spesso così piena di sofferenza e così tribolata a volte ma è sempre piena di Lui. Perché noi ci muoviamo nell'attesa come stessimo nuotando in un mare, come se l’Attesa fosse il mare stesso intorno a noi, o l’aria che ci circonda e che respiriamo. E questa Attesa è riempita della Sua presenza, della Sua dolcezza, del Suo Amore e della Sua Misericordia.


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NOI LO ATTENDIAMO, COME SUA MADRE LO ATTESE ...
E’ la dolcezza dell’attesa di Maria che è un ripetuto incanto. Maria lo ha atteso ricolma della Sua dolcezza, riempita come un vaso della Sua tenerezza e del Suo Amore, dolcezza infinita è stato ed è il Signore per lei, dolcezza infinita la Sua attesa, dolce stupore, dolce amore per lei che è stata ricolmata delle Sue infinite Grazie che è stata pienamente Madre e pienamente Sposa del Suo Santo Spirito, lei che ha saputo trasformare la dolcezza della Sua attesa in totale abbandono a Lui e a un totale affidamento alla Sua volontà. Dolce presenza in Lei e intorno a lei, Maria brilla della luce di Dio nell’Attesa, la luce che l’attraversa e che traspare da tutto il suo essere. Maria è l’ immagine di ogni nostra attesa, l’attesa di Dio nelle nostre preghiere, l’attesa che si manifesti a noi, l’attesa dell’incontro, l’attesa che il Suo amore cambi la nostra vita, l’attesa di essere esauditi, l’attesa di incontrarlo nell’Adorazione, l’attesa che ci parli durante la messa, l’attesa di vederlo,l’attesa che ci faccia conoscere la sua volontà e l’attesa del Suo progetto Divino.
E’ la donna dell’Attesa, colei nella quale l’attesa si è fatta carne, si è fatta speranza , si è fatta salvezza. Maria è l’amore dell’attesa, la delicatezza e lo spasimo dell’attesa. E quanto lo sappiamo attendere noi? Quanto lo sappiamo pensare nell’attesa “di possedere il Regno”? Quanto volgiamo i nostri sensi alla sua attesa, nell’attesa che si compiano le Sue promesse? Perché Maria lo attese con tutta se stessa, lo attese con il suo cuore, con la sua mente e con il suo corpo. A immagine di Maria così lo attendiamo noi? così lo amiamo? Così sopra ogni cosa lo attese Maria, sopra ogni cosa lo amò e lo desiderò. Nella pazienza, la Sua attesa fu per lei gaudio e sofferenza. E cos’è per noi quest’attesa della Sua venuta, come viviamo noi nell’attesa? Siamo o no consapevoli che “verrà di nuovo nello Splendore della Gloria e che ci chiamerà a possedere il Regno promesso …”? Così che in tutte le nostre azioni quotidiane traspaia l’attesa del nostro Dio, da tutti i nostri piccoli gesti quotidiani trapeli l’attesa, e che tutto si trasformi in una  preghiera d’Attesa. E allora ecco che l’attesa diventa un bellissimo frutto gradito a Dio, diventa uno dei più stupendi regali che si possano offrire a Dio perché è nella nostra attesa della Sua venuta che Egli si compiace, è nella nostra attesa della Sua venuta che Egli trova il Suo gaudio, Egli ama questa preghiera d’attesa perché è fatta con tutto di noi stessi, è fatta con il nostro cuore che gli esprime il più grande amore, è fatta con la nostra mente che lo desidera ed è fatta con tutto il nostro corpo che vive l’attesa della Sua venuta. E’ la preghiera più bella l’Attesa.

NOI LO ATTENDIAMO CON LO STUPORE UN BAMBINO

Apriamo le nostre bocche allo stupore dell’Incarnazione del Figlio di Dio, sgraniamo i nostri occhi per la più grande delle meraviglie, soffermiamoci a guardare a questo mistero,  come se fossimo dei bimbi, e resteremo affascinanti nel non comprenderlo, tanto è grande, resteremo abbagliati dalla Sua Gloria e dalla Sua Maestà, tanto è più grande di noi, delle nostre menti, dei nostri pensieri e della logica di questo mondo con cui siamo abituati a ragionare. Gioioso stupore è il Signore, eterno stupore, Lui è la meraviglia dell’attesa, è lui l’incanto dell’attesa, è Lui lo Splendore che si fa piccolo e davanti a questo farsi piccolo dell’Infinito e a questo non comprendere come questo sia potuto accadere, restiamo muti, rimaniamo sconcertati per la sorpresa che qualcuno ci possa amare in questo modo. In un modo che non conosciamo e che non abbiamo mai conosciuto nemmeno da bambini. Perché l’amore del nostro Dio ha l’intensità di mille madri e di mille padri e poi ancora se mettessimo assieme l’affetto e l’amore di ogni persona che conosciamo e che ci ama non arriveremmo nemmeno allora all’intensità del Suo amore per noi. Perché è il suo amore che lo ha reso piccolo, che lo ha reso fragile, bisognoso di cure e completamente consegnato nelle nostre mani. Così vuole essere amato il nostro Dio, così vuole essere atteso, vuole diventare il nostro bambino da accudire, tanto il nostro Dio ricerca la familiarità con noi, la confidenza, l’affiatamento, e vuole essere uno di noi, come noi. Allora, gettiamo via dai nostri cuori l’indifferenza di questo mondo che congela le emozioni e ci paralizza, ci irrigidisce gli uni verso gli altri e verso Dio stesso, ci ricopre con una coltre di fango, ci rende ciechi ci toglie lo stupore della bellezza di Dio, e lasciamo entrare nei nostri cuori questo stato di disorientamento, di sorpresa, di stupore, di meraviglia perché così ci vuole il Signore, questo è ciò che vuole da noi quando Egli stesso ci rivela che si è fatto uomo per noi.


NOI LO ATTENDIAMO CON LA GIOIA DI UNA SPOSA

Intenso è il desiderio di Te, mio Dio, e forte è ciò che ci lega, cosa ci tiene cosi uniti l’uno all’altro? E’ un vortice di desiderio, una anello d’Amore che dal mio cuore arriva al Tuo cuore e dal Tuo torna al mio, è un magnete che mi attira, due poli che si attraggono, l’Infinito in me e io nell’Infinito. Io dentro l’Amore e l’Amore dentro di me.





Vieni Signore a salvarci, vieni ti attendiamo,  scendi come fresca rugiada a irrigare la nostra terra arida, senz’acqua, vieni ti attendiamo, tutta la Creazione è in Attesa della tua Salvezza, vieni ti attendiamo, della Tua Redenzione, vieni Signore ti attendiamo, non lasciarci così ancora per molto, Luce che  illumina le genti, vieni e scendi come acqua su di noi che aneliamo a te e a cui siamo protesi. Guidaci nel cammino verso la tua Salvezza.



sabato 4 febbraio 2012

Confido in te



dal profondo
 del mio cuore,
confido in te
dal mio intimo,
confido in te
dal profondo
di tutta me stessa.
Confido in te
da tutta la totalità
del mio essere,
confido in te
dal profondo
della mia mente,
confido in te
dal profondo
del mio cuore,
confido in te
 ad occhi chiusi,
confido in te
e mi sciolgo
nel tuo Amore,
confido in te
 e la tua dolcezza
mi circonda
confido in te
e ti sento dentro
e fuori di me.
Confido in te
e la mi anima
 ti Magnifica,
o Signore.