domenica 18 settembre 2011

PICCOLACASADELLAVISITAZIONE




La Festa della Visitazione si celebra il 31 maggio. Essa ricorda la visita che Maria Vergine fece a sua cugina Elisabetta subito dopo aver avuto l’Annuncio che sarebbe diventata madre di Gesù per opera dello Spirito Santo.


L’INCONTRO TRA DUE MADRI


Maria parte trepidante per andare da Elisabetta. Maria parte pensando a Elisabetta, si 
lancia in questo viaggio piena di attesa e di speranza verso Elisabetta in cui vede la sua conferma. Maria vuole vedere Elisabetta, e in lei vede se stessa, vede il conforto, la complicità della gravidanza. Maria vuole vedere l’anticipo della Gloria di Dio che le è stato annunciato dall'Angelo. Per questo parte in un viaggio pieno di difficoltà e di fatica alla volta della casa di Elisabetta. La visita di Maria, l’abbraccio di Maria a Elisabetta è l’abbraccio di due  madri con la stessa gioia nel cuore, con le stesse speranze con le stesse aspettative.

“A CHE DEBBO CHE LA MADRE DEL MIO SIGNORE VENGA A ME …”

Subito Elisabetta la riconosce
come la madre del suo Signore.
Subito lo Spirito Santo crea tra loro
un legame unico in cui si
riconoscono l’una nell’altra in cui si
riconoscono in Dio. Solo loro due
conoscono intimamente la verità
di ciò che sta per accadere e sono
intimamente unite in una cosa sola
da Dio che ora è nel grembo di
Maria. Così come l’Eucarestia ci unisce in un popolo solo. E’ così che Dio ci unisce quando è dentro di noi, ci unisce come una cosa sola l’uno con ’altro, così come ha unito Maria e Elisabetta. Unite nell'intimità dell’Eucarestia che abita il grembo di Maria.


L’UNIONE EUCARISTICA TRA MARIA E ELISABETTA

Maria è il primo tabernacolo eucaristico ed Elisabetta la prima
adoratrice. E’ ciò che noi facciamo ogni volta che partecipiamo ad un adorazione eucaristica. Come Elisabetta adoriamo il nostro Signore nel suo Santuario, nel Suo tabernacolo. Così Elisabetta adora il suo Signore, si inchina e si prostra a Lui, lo abbraccia attraverso Maria che lo contiene. “E perché mai, tu madre del mio
Signore vieni a me?” Elisabetta crede invece che dovrebbe
essere lei ad andare verso di loro. Ma questo è l’inizio, è il primo
gesto di Maria che continuerà per l’eternità. E’ Maria che viene a noi per portarci Gesù così come ha fatto con Elisabetta, è lei che
viene a noi ci porta la Salvezza. E’ Maria che fa questo viaggio,
senza soste, faticoso, lo stesso viaggio che ha fatto per
raggiungere Elisabetta, per venire verso di noi, per venire da
noi e portarci Gesù. E’ lei che ci visita ogni volta, è lei che visita
tutti i suoi figli. E’ lei che attraversa l’eternità per venire a
noi che affronta i pericoli per noi, che parte con il nostro nome e il
nostro viso nella sua mente con trepidazione, di fretta, per portarci Gesù, parte piena di speranza e di attesa e di gioia perché sa che l’incontro sarà un'altra Visitazione.


MAGNIFICAT


L’ anima di Maria magnifica il Signore in un impeto di gioia celeste, la sua anima rende grazie a Dio e si sente
tutt'uno con Lui. Dio in lei, lei in Dio, Maria dice tacitamente attraverso il Magnificat “io sono dentro l’Amore e l’Amore è dentro di me”. L’Amore è dentro di lei che si sta facendo carne, l’Amore infinito di Dio è chiuso nel grembo di Maria, come in un bozzolo da cui nascerà poi una farfalla. Maria, concretamente gravida della parola, la porta dentro di sé, la custodisce, ne ha cura. Alla Parola dona le cure di una madre, le stesse cure di una mamma per il suo bambino. Quale cosa è più grande di questa per una donna, avere cura della Parola di Dio dentro di sé essere madre della Parola, essere eternamente gravida della Parola e poi darla alla luce. Così continua a fare Maria ora e continuerà a fare questo per l’eternità. Perché anche noi gravidi della parola di Dio possiamo cantare a Lui il più bel cantico d’amore mai cantato sulla terra “l’anima mia magnifica il Signore, e il mio spirito esulta in Dio mio Salvatore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva, d’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata..”. Ecco ciò che ci insegna Maria, ecco ciò che è la sua e la nostra missione nel mondo, essere madri della Parola, la culla della Parola. Madri, perché ognuno di noi la custodisce dentro di sé e ne ha cura. Ed ecco che allora il cantico del Magnificat esploderà dentro di noi, lasciamo che questo avvenga per opera dello Spirito Santo, lasciamo che Maria ci doni questo dono grandioso, essere madre della Parola, lasciamo che la Gloria di Dio ci riempia come ha riempito Maria. Accettiamo anche noi e chiediamo a Maria il dono che Dio le ha fatto: essere madri della Parola.







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