giovedì 18 aprile 2013

INNO ALLA PAROLA


In principio
era il Verbo,
e il Verbo
era presso Dio
e il Verbo era Dio.”
Gv. 1,1

“Gesù è Dio entrato nel mondo e nella storia per salvarci”


La presenza di Gesù nella nostra vita è la presenza di Dio in tutta la gloria e potenza della Trinità. 

Quando Gesù si manifesta nella nostra vita è Dio che si manifesta con tutta la Trinità perché Gesù è nel Padre intimamente unito e il Padre è in Lui intimamente unito, perché tutti siano una sola cosa: 

“Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi in noi una cosa sola, perché il mondo creda che tu mi hai mandato” Gv. 17,21 e attraverso lo Spirito Santo si rende presente in noi. La presenza di Dio in noi porta con sé una cascata di infinito amore che si riversa dentro di noi come se si aprissero le cateratte del Cielo. 

Questo amore infinito non è al di fuori di noi stessi, cioè esterno a noi, come è esterno a noi l’amore che prova e ci comunica un padre terreno, una madre o uno sposo. Come è esterno a noi l’amore dei nostri figli. No! 

Questo amore è dentro di noi, prende dimora dentro di noi, è da dentro di noi che Dio ci ama, proprio dall’interno di noi stessi: “Ecco io sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me” (Ap 3,20). 

Se qualcuno gli apre la porta, Egli entra ad abitare in noi e proprio da lì proviene il suo amore per noi, non dall’esterno. Perché se venisse dall’esterno come viene dall’esterno l’amore di nostra madre, noi non lo sentiremmo ma sentiremmo solo il nostro amore che ricambia il loro. 

Ma non è il nostro amore per Lui che noi sentiamo dentro noi stessi.

E’ il Suo Amore per noi che sentiamo in noi. E’ il Suo amore, cioè lo Spirito Santo che è venuto ad abitare dentro di noi. 

Pertanto quando sentiamo intensamente in noi amore per Dio, non è un fatto emozionale, cioè non sono i nostri sentimenti per Lui che proviamo, ma sentiamo il Suo Amore che ci ama da dentro di noi.

E’ da dentro di noi che Egli ci parla. Ci parla con quell’amore intenso che proviamo e che ci guida. Poiché chi sente questo intenso amore di Dio dentro di sé non può più farne a meno e allontanarsi da Lui e dalla Sua volontà. 
Dio non dimora al di fuori, ma dentro di noi. 

Infatti Egli dimora dentro di noi con tutta la Trinità. Ci sono momenti in cui ci sembra di amarlo immensamente, questo amore è Lui che lo suscita in noi perché quando Lui non si rende più presente in noi, noi non siamo più capaci di amarlo, non siamo più capaci di fedeltà, diventiamo superficiali e non ci ricordiamo più delle Sue grazie. 

Ma quando Dio si rende presente in noi in modo che noi possiamo sentire sensibilmente il Suo amore dentro di noi, allora sì che diventiamo capaci di amare, di seguirlo, di essergli fedeli, di essere sulla via della Sua Santità. In questi momenti preziosi della presenza sensibile di Dio con il Suo Amore, il nostro spirito e la nostra anima si rigenerano in Dio, si riempiono, si beano in Lui perché Dio è Amore unico, bellissimo e perfetto.

Quando Gesù si rende presente in noi, e noi lo incontriamo e nasciamo di nuovo in Lui, Egli non è solo, egli ce lo dice nella scrittura: “Io sono nel Padre e il Padre è in me” e il Suo Spirito entra in noi e dimora in noi perché anche noi possiamo essere in Lui e con Lui nel Padre come una cosa sola: “Io e il Padre siamo una cosa sola” Gv. 10,30.

E’ il Suo Spirito e il Suo Amore in noi che ce lo proclama. Egli ci esorta ad essere una cosa sola con Lui e con il Padre, ci esorta ad essere una cosa sola con i nostri fratelli e anche con i nostri nemici, per questo insiste sul totale perdono dei nostri nemici. Non possiamo essere una cosa sola con Lui e il Padre se non lo siamo tra di noi. Ecco l’incarnazione di Dio in noi! 

L’incarnazione del Suo Amore in noi porta all’incarnazione in noi della Sua Parola. Così, nello stesso modo in cui è avvenuta in Maria. 

E’ l’incarnazione di Dio in ciascuno di noi che porta la Sua Parola e annuncia il suo Vangelo. L’incarnazione del nostro Dio è sempre attuale, vera e possibile. Si attua e si ripete in tutti i suoi figli che lo accolgono come ancora si realizza la Sua passione e la Sua morte sull’altare. La vita terrena di Gesù cioè la vita di Dio su questa terra, cioè la Parola di Dio vivente su questa terra è la strada che Dio Padre ha scelto per condurre l’umanità intera verso di Lui.

 “Gesù è la Parola nata da Dio e venuta a rinnovare la creazione”.




“Quello che era da principio, quello che noi abbiamo udito, quello che abbiamo veduto con i nostri occhi, quello che contemplammo e che le nostre mani toccarono del verbo della vita – la vita infatti si manifestò, noi l’abbiamo veduta e di ciò diamo testimonianza e vi annunciamo la vita eterna, che era presso il Padre, e che si manifestò a noi” (1 Gv. 1, 1-2).

Quando Gesù ci parla nel Vangelo, ci parla con grande semplicità. Tuttavia, nascosta dietro questa apparente semplicità c’è un’infinità di contenuti diversi, perché ogni singola parola scritta è di fondamentale importanza.

Ogni parola della scrittura è parola che crea e che semina e tutto ciò avviene contemporaneamente. 

E’ parola che plasma e che trasforma, parola sempre in divenire. Ogni parola della scrittura è il tutto, ogni parola è completa, un mondo, un universo che basta a se stesso. Ciò che gli apostoli hanno udito, ciò che hanno veduto con i loro occhi, ciò che hanno ascoltato ce lo hanno riportato fedelmente. Ma quanto abbiamo capito noi di ciò che Gesù ci ha detto, dei suoi gesti, delle sue parabole. Per comprendere occorre amare molto, occorre amarlo molto. Perché Lui afferma che queste cose le ha preparate per coloro che lo amano.

“Quelle cose che occhio non vide, né orecchio udì, né mai entrarono in cuore di uomo, queste ha preparato Dio per coloro che lo amano”. (1 Cor. 2,9) 

Di tutte le cose che il Signore ci ha rivelato e ci rivela nella Sua Parola, forse non ne abbiamo compresa nemmeno una, forse non abbiamo compreso veramente nemmeno la metà delle cose che ci ha rivelato con la sua incarnazione, morte e resurrezione. 

Ora occorre comprendere. Capire veramente ciò che Egli ci sta dicendo. Comprendere tutte le sfumature della sua parola. Stare in ascolto, sempre, senza che conclusioni e deduzioni umane ci prendano la mano. Restiamo in ascolto dello Spirito Santo che ci parla e ci rende comprensibili quelle “cose mai udite”.

Di ogni parola scritta che Dio ci dice attraverso il Vangelo non si riesce a coglierne pienamente il significato e questo deve essere il nostro desiderio e la nostra richiesta allo Spirito Santo che dimora in noi, che ci guidi con la sua amorevole pazienza attraverso le scritture. Ogni parte della scrittura ha un significato, un messaggio intrinseco per noi, per qualche area della nostra vita in cui riusciamo a risolvere quel problema che ci riguarda. Ma se non restiamo in ascolto della sua Parola non possiamo sentirne la spiegazione, e non sapremo poi come comportarci in quella particolare situazione o in quella occasione. 


La sua Incarnazione in noi avviene nel momento del rinnovamento della nostra vita che si orienta verso di Lui, nella vita secondo la Sua parola e nella Sua Passione e Risurrezione.