lunedì 5 dicembre 2011

NATIVITA' DI NOSTRO SIGNORE "Dolcezza infinita è il Signore"



Resterei a contemplarvi...
Santa madre di Dio 

con il tuo viso delicato,
e la tenerezza 
con cui abbracci il Bambino,
e Tu il più dolce dei bimbi, 
il più bello tra i figli dell’uomo, il più grande su tutta la terra, benedetto sei tu
dolcezza infinita.
Che cos’è questa cosa che vi unisce? Che cos'è questa gioia che vi unisce, 
questa felicità che mi lasciate intuire,
è un tocco già di Paradiso,
L’infinitesima parte di una minuscola goccia,
E io la sento dentro di me quando vi guardo 
e nasce anche in me.
Che cos’è quest’unità unica?
Che cos’è questo segreto di gioia 
che celate l’uno nell’altro? 
Che cos’è questo mistero infinito 
che vi avvolge e che trapela 
dai vostri sguardi quando si incontrano?
Dove posso trovare io questa pace, 
questa bellezza, questa gioia, questa tenerezza, 
questo gaudio se non in voi. 
In voi due così uniti vedo la Trinità.

E SE TI CHIEDI ...

Se ti  chiedi, guardando il presepe chi sia quel bambino nella mangiatoia, se ti chiedi guardandolo cosa possa significare, se ti chiedi perché proprio un bambino, se ti chiedi cosa ha da dire a te, se ti chiedi che cosa ha a che fare con te … allora fermati un istante davanti a quel bambino in ogni presepe che incontrerai chiudi gli occhi e lascia che quel bambino ti parli, lascia che sia Lui stesso a risponderti … sentirai risuonare dentro tutto te stesso questa parola: “AMORE” e la sentirai forte in ogni fibra del tuo essere, in ogni tuo pensiero, in ogni tua parola, in ogni tua azione, ne sentirai il significato … e la tua mente si aprirà in quel momento così come un tempo si aprì il mar Rosso per lasciar passare gli Israeliti, e in quella fenditura entrerà in te la Luce di Dio. 


LA LUCE DI DIO ENTRA IN NOI

La luce di Dio è qui, ad illuminare le nostre vite buie, brilla forte come una lanterna accesa, è qui ad illuminare i nostri passi, ad illuminare tutto intorno a noi, è qui a rivelarci i segreti più intimi del nostro essere, è qui a rivelarci i segreti della nostra esistenza, a rivelarci i segreti di Dio. E’ qui la luce di Dio, la lanterna di Dio è accesa, si è accesa per noi e non si spegnerà più. Si è accesa una volta per sempre. La luce di Dio è qui, ora, adesso, per noi, e vuole entrare dentro di noi, è la luce per cui le tenebre fuggono, è la luce che risveglia la nostra anima, è la luce dell’incontro, è la luce della Sapienza, è la luce che è qui. E’ la luce che ci attira, è la luce che apre i nostri occhi, che apre il nostro cuore, è la luce che vuole dimorare in noi. Ed è qui ora, per noi. Chiara e forte è la luce di Dio ora, che si rinnova, che pulsa, che ci abita, che ci guida. Qui è la luce di Dio che viene nella notte, qui ora, viene, eccola, attendi, guarda, è tra noi, non disperare, ti chiama, ti ama, ti ascolta, ti chiede di seguirla, ti chiede di adorarla, ecco, ancora, ascolta, la luce ti parla … “apri il tuo cuore” ti dice “e la tua vita sarà il Mio prodigio più grande”. Lasciala entrare, la luce di Dio è qui e allora brillerà nell’intimo del tuo cuore, brillerà sul tuo volto, brillerà nelle tue mani e tu sarai il Suo prodigio più grande, tu sarai ciò per cui sei stato creato.

E' LA LUCE DELL'INCONTRO ...




“Alzati e rivestiti di luce, perché viene la tua luce, la Gloria del Signore brilla sopra di te …”




Ecco … arriva la tua luce, ecco … arriva il tuo incontro, ecco … il Signore si rivela a te, ecco … arriva il tuo Natale, ecco … arriva l’incontro che hai da sempre atteso, arriva ora quella scintilla di luce che hai sempre desiderato, ecco … ora giunge sulla terra, attraversa lo spazio e il tempo, attraversa gli spazi siderali, attraversa tutte le porte dell’eternità per giungere diretta fino a te, diretta a te, diretta al tuo cuore, ed ora entra … con forza nel tuo cuore, entra e ti incendia, abbatte e brucia entra come un dardo infuocato, entra nel tuo cuore come una meteora rovente, ecco …  ora dimora dentro di te. Ti riveste della Sua luce, la Gloria del Signore brilla sopra di te. Di te che ora sei rivestita della Sua luce, che sei illuminata dal Suo Amore.






BUON NATALE DEL SIGNORE 






sabato 5 novembre 2011

LA GRAZIA


Che cosa ci fai Tu 
O Signore, durante la messa? 
Che cosa ci strappi Tu O Signore durante la messa? 
Tu ci introduci al Tuo perdono 
aprendoci il Tuo Cuore 
così che noi possiamo lentamente 
aprire il nostro, 
ci effondi il Tuo Spirito in un abbraccio d’amore 
così da strappare al nostro cuore un si, 
Tu ci avvolgi con la Tua Parola, ci racconti, 
ci ammaestri, ci guidi, ci attiri verso di Te, ci colpisci, 
ci riempi di Te e ci svuoti da noi stessi, 
così da strappare 
al nostro cuore 
un altro si, 
poi Ti offri a noi, 
ci ricordi il Tuo sacrificio 
perché noi non possiamo dimenticare fino a che punto è arrivato il Tuo amore, e in questo intimo scambio che avviene sull'altare tu strappi al nostro cuore 
un altro si, 
Tu ti fai pane per entrare dentro di noi e ci fai tuoi, 
tuo popolo, tuo territorio, 
tuo seme, tuo sacrificio, 
tuo gaudio 
e così intimamente 
legati strappi al nostro 
cuore 
il nostro Sì.

lunedì 31 ottobre 2011

PREGHIERA DI AFFIDAMENTO

Mi affido a te,
O mio Signore,
Affido a te tutto di me,
affido a te i miei pensieri,
affido a te tutte le mie azioni,
affido a te tutte le mie speranze,
tutte le mie giornate
tutto il mio futuro
affido a te il mio presente
affido a te tutta la mia vita, 
Mi affido a te nei momenti più duri,
nei giorni bui, nelle nottate insonni, 
nello strazio, nella disperazione, 
nell'angoscia.
Mi affido a te nella gioia
nella bellezza di un momento
mi affido a te nella pace
nel sorriso, nel gioco,
Affido a te tutta la mia persona
affido a te le mie mani perché divengano come le tue,
affido a te i miei piedi perché possano camminare con i tuoi 
affido a te i miei occhi perché possano vedere ciò che vedi tu
affido a te le mie orecchie che sentano come senti tu
affido a te il mio cuore 
ancora una volta lo voglio scambiare con il tuo
e così da vicino voglio restare a contemplarti
e deporre ai tuoi piedi tutte le mie miserie
tutti i miei pesi, tutti i miei rancori, la mia rabbia, 
ai tuoi piedi voglio deporre tutto il mio sdegno,
il mio orgoglio, le mie paure, i miei errori, le mie rinunce, il mio dolore, le mie ferite più profonde
tutto ciò che mi separa da te, tutto ciò che mi porta
lontano dal Tuo Amore, che si impone come una
barriera tra me e Te.
Così mi affido a te.
Così, completamente spogliato dei miei averi
mi affido a te 
così completamente nudo e completamente indifeso
mi affido a te,
ma ora che ti parlo così più leggero nel cuore
Così, mi affido a te
e chiudendo i miei occhi,
mentre ci scambiamo i cuori,
voglio dirti,
che i miei piedi sono diventati i tuoi,
le mie mani sono diventate le tue
i miei occhi sono diventati i tuoi e
il mio cuore e il tuo cuore sono un solo cuore
la mia strada ora è la tua strada.













giovedì 27 ottobre 2011

SCENDA IL TUO SANGUE GESÙ SOPRA DI NOI …





Scenda Gesù il Tuo Sangue come
il fuoco!
 scenda e bruci come il
fuoco!
scenda e ci purifichi come il
fuoco! 
scenda e ci santifichi come il
fuoco!
 scenda e ci sigilli con il
fuoco!
 scenda e ci unga come il
fuoco!
 Scenda il Tuo Sangue Gesù e ci
sommerga!
 Scenda e ci renda
testimoni!
Scenda e ci renda testimoni del Tuo
sacrificio!
Scenda e ci renda testimoni della Tua
salvezza!
 Scenda il tuo sangue Gesù e ci
renda apostoli!
Scenda il tuo Sangue Gesù a
fortificarci!
 Scenda il tuo Sangue Gesù a risollevarci!
Scenda a consolarci!
Scenda a darci speranza!
Scenda a confortarci!
Scenda il Tuo Sangue Gesù a liberarci dalle potenze
malefiche!
Scenda il Tuo Sangue Gesù con la potenza
del Tuo amore!
Scenda il Tuo Sangue Gesù
 con la forza del Tuo amore!
Scenda il Tuo Sangue Gesù 
con le vampe della Tua passione!
Scenda il Tuo Sangue Gesù
in ogni nostra preghiera.
Scenda Gesù il Tuo Sangue su di noi.

lunedì 24 ottobre 2011

Preghiera del perdono



Preghiera del perdono

La cosa più bella che ho da dirti Signore, dopo ti amo, è perdonami,
ti dico “perdonami Signore”, perché in queste poche parole si scioglie il mio cuore,
“perdonami  Signore”...anche se molte volte non so esattamente che cosa farmi perdonare,
ma se ripeto queste parole, se ripeto queste due parole lentamente e con il cuore e chiudendo gli occhi, allora  si scioglie il mio cuore in Te e so nel profondo, che questa è la chiave al Tuo Cuore,
per entrare nel profondo del Tuo Cuore e del Tuo Amore.
“Perdonami Signore”… e mi accorgo delle mie lacrime e che appena pronuncio queste parole sento il Tuo abbraccio e il Tuo Amore,
“Perdonami Signore”… e so che con Te non servono grandi discorsi, null’altro che queste due parole dentro tutta me stessa.
“Perdonami Signore”… te lo dico con tutto il mio amore,
“Perdonami Signore”, è così bello dirtelo perché sento che Tu mi accogli e apri le Tue braccia.
“Perdonami Signore”, te lo dico tante volte quante ti dico che ti amo,
“Perdonami”… perché in questa parola io tsento tutta la Tua onnipotenza, tutta la Tua dolcezza e la Tua grazia.
“Perdonami Signore” … perché in queste parole sento tutta la Tua Divinità
“Perdonami Signore” … perché in queste parole sento che mi ami,
sento che sei morto per me,
che hai dato la Tua vita per me,
sento che mi hai dato la vita e che per me hai fatto cose grandi,
e sento l’Amore del Padre attraverso di Te,
so che farai meraviglie per me,
so che aprirai le Tue mani e lascerai uscire le Tue Grazie per me,
“Perdonami Signore”… perché voglio arrivare al Tuo Cuore,
“Perdonami Signore”… perché voglio conquistare il Tuo intimo,
Perdonami Signore …

domenica 16 ottobre 2011

LA TERRA E' STATA CREATA A IMMAGINE DEL SUO AMORE





Quando guardo la distesa infinita del mare,
conosco che è stato creato a immagine 
del Tuo infinito Amore, 
distesa infinita e feconda, 
ricca di vita, 
ricca di linfa vitale, 
perché ricco e fecondo
è il Tuo Amore, che genera ogni giorno, che feconda ogni giorno, 
e tu hai voluto rivelarcelo creando il mare su questa terra, la distesa infinita del mare, che è immagine del tuo Amore.
Le onde del mare che potentemente si infrangono sulla riva,
sono a immagine del tuo Spirito o Signore,
che ci inonda e del quale è piena la terra, 
le onde del mare che gentilmente ci accarezzano,
quando siamo seduti sulla riva,
sono a immagine del tuo Spirito,
che ci lambisce
che ci consola, che ci avvolge, 
che con impeto si butta su noi, 


e poi con delicatezza,
si ritira, 
ci guarda con Amore, 
ci custodisce;
i tuoi flutti, o Signore salgono,
a lambire il sommo della nostra anima,
e del nostro cuore,
nei tuoi flutti noi vogliamo immergerci,
nei tuoi flutti o Signore,
noi vogliamo scomparire, 
in Te o Signore vogliamo scioglierci,
nella distesa immensa del Tuo mare,
del Tuo Amore.


Quando guardo le montagne e le colline,
che tu hai creato,
conosco che le hai create a immagine del tuo Amore,
a immagine degli slanci del tuo Amore,
verso le tue creature,
come quando il tuo Spirito corre,
o Signore verso di noi e ci solleva in alto,
in alto come sul picco di una montagna,
o sulla dolcezza di una collina e poi ci riporta a valle,
e poi riparte ancora verso l'alto,
e ci spinge ad altezze impossibili,
o a incomparabili dolcezze,
perché gustate e vedete
quanto è buono il Signore.


Quando guardo i colori della Terra, o Signore, conosco che Tu li fatti a immagine del tuo Amore. 
Le tonalità di colore dei fiori, dell'erba, delle stagioni, delle albe e dei tramonti sono tutti racchiusi nella cascata di colori che è il Tuo Amore,
o Signore,
che si riversa su di noi,
instancabile e ininterrottamente,
scende su di noi come una cascata d'oro.
Così è colorato il tuo Amore, o Signore
ha le tonalità pastello della Tua dolcezza,


e i forti e decisi colori del Tuo ardore, e l'oro della Tua regalità, 
perché tutti i colori della Terra tu li hai presi a immagine  del Tuo Amore,
e quando guardo le tue creature o Signore, conosco che tu le hai create a immagine del Tuo Amore. Ogni creatura animale, o Signore,
Tu l'hai creata a immagine del Tuo Amore, 
ognuna ha in sé un attributo del Tuo Amore, 
la tua tenerezza, 
la tua dolcezza, 
la tua fedeltà, 
la tua gioia.




Quando guardo tutto il Creato 
allora conosco 
la tua perfezione,
la tua delicatezza, 
la tua precisione,
la tua passione,
perché tutto ciò che tu crei è sempre nuovo. 
E' sempre una sorpresa,
ciò che Tu ci riservi ogni giorno,



E noi, tue creature, o Signore,
riconosco che ci hai creato,
a immagine del Tuo Amore,

e che anche noi,
possiamo ricreare, 
a immagine del Tuo Amore,
possiamo amare come ami Tu
gioire come Tu gioisci, e ritrovarti ad abitare in noi.






Tutto ciò ci rende uno,
uno con Te,
uno con il tuo Spirito.


sabato 8 ottobre 2011

I CONSACRATI DEL SIGNORE SI FACCIANO OSTIE, SI FACCIANO PANE PER NUTRIRE I FRATELLI …



… ecco le parole di Dio agli uomini di 
buona volontà …

… ecco l’insegnamento di Dio agli uomini, ecco ciò che Dio ha fatto di Sé stesso per ognuno di noi, un’offerta eterna …. 

... ecco ciò che noi dobbiamo essere per Dio e per gli altri … 

uno strumento di amore, uno strumento di pace e di carità fraterna. 

Se siamo l’abitazione di Dio, allora si deve vedere, Dio stesso deve trasparire dai nostri volti, dai nostri occhi, da tutti i nostri gesti. Dio stesso si deve vedere anche solo intuire. Lasciamo che Dio sia libero in noi, libero di agire in noi, lasciamolo libero di fare, non poniamo limiti ne delineiamo territori nel nostro cuore, lasciamolo entrare in ogni  poro della nostra pelle, in ogni  piccolo e recondito meandro del nostro cuore, non teniamo nulla per noi stessi, perché  quella moneta segreta che teniamo gelosamente conservata e nascosta la moltiplicherà, quel piccolo spazio nel nostro cuore che riteniamo sia nostro di diritto  lo farà diventare una distesa immensa e tutta per noi, quella  cosa a cui non vogliamo rinunciare per nessun motivo al mondo e a cui siamo legati   da schiavitù la vanificherà e ci renderà liberi, liberi nella mente, liberi nel corpo e liberi  nell’anima e nello spirito,    rinunciamo a noi stessi e diamoci totalmente a Lui. Desideriamo intensamente di essere uno con Lui e saremo anche negli altri, saremo nei nostri fratelli, saremo pane per i nostri fratelli, saremo pane per nutrire il mondo, saremo pane di vita, saremo pane d’amore, saremo pane di carità, saremo pane di solidarietà, di sostegno, di giustizia, saremo pane buono per tutti, pane nutriente, e fragrante come Lui. Come Lui ci nutre nutriremo, come Lui ci accudisce, accudiremo, come Lui ci ama, ameremo, come Lui ci consola consoleremo, come Lui si è offerto ci offriremo. Diamo dunque i nostri corpi e le nostre anime a Dio solo, così che Lui possa farne un capolavoro di Grazia, un capolavoro di amore, perché dolcezza infinita è il Signore.

“E, evaporato lo strato di rugiada, apparì sulla superficie del deserto qualcosa di minuto …


… di granuloso, fine come brina gelata in terra. A tal vista i figli d'Israele si chiesero l'un l'altro: «Che cos'è questo?» perché non sapevano che cosa fosse. E Mosè disse loro: «Questo è il pane che il Signore vi ha dato per cibo. Ecco ciò che ha prescritto in proposito il Signore: ne raccolga ognuno secondo le proprie necessità, un omer a testa, altrettanto ciascuno secondo il numero delle persone coabitanti nella tenda stessa così ne prenderete». Così fecero i figli d'Israele e ne raccolsero chi più chi meno. Misurarono poi il recipiente del contenuto di un 'omer; ora colui che ne aveva molto non ne ebbe in superfluo e colui che ne aveva raccolto in quantità minima non ne ebbe in penuria; ciascuno insomma aveva raccolto in proporzione delle proprie necessità »   (Esodo 16.16-18)

“Questo è il pane che il Signore vi ha dato per

Cibo …” 


Questo è il pane che ci rende uno, è il pane che ci rende pane l’uno per l’altro. 
“Che cos’è questo?” Domandiamocelo con stupore ogni volta che ci nutriamo di questo pane.  Ogni volta che ci avviciniamo all’Eucarestia e ogni volta che la teniamo tra le nostre mani, che la innalziamo al cielo, che la contempliamo, che la adoriamo, che la guardiamo. Ogni volta che la portiamo all’altare. “Che cos’è questo, o Signore?” … e ogni volta che ce lo chiederemo, sentiremo sussurrata dentro di noi la risposta che Mosè diede agli israeliti “Questo è il pane che il Signore vi ha dato per cibo”. Questo è il nutrimento. Ciò che la vostra anima desidera più di ogni altra cosa al mondo, ciò a cui la vostra anima anela e che nutre anche il vostro corpo. Ognuno può averne secondo le sue necessità, un omer a testa. Nessuno ne avrà in superfluo e nessuno ne avrà in penuria ma tutti saranno soddisfatti di ciò di cui saranno nutriti. Questo è il mistero d’amore di Dio. Ciò che avremo nella vita promessa, si, ma ciò che possiamo avere già da ora. Già da questa vita. Già da ora possiamo avere Dio in noi quanto basta per essere noi in Dio.  Così, ognuno mangi di questo pane perché questo è il nutrimento che ci ha dato il Signore.

Perché Lui vuole tutto di noi e vuole essere tutto per noi, soprattutto nutrimento, Egli desidera essere con noi nella nostra vita e guardarci dal di dentro perché il nostro essere, tutto il nostro essere sia solo a Lui devoto e solo di Lui adoratore. Viviamo allora con Dio, in Dio  e per Dio per essere una cosa sola con Lui.



…  se ci faremo pane, manda o Signore dal Cielo pane in abbondanza …

Manda il tuo Spirito Signore su tutta la terra, mandaci dal Cielo il pane più fragrante che si possa spezzare per  i fratelli. Mandaci o Signore una pioggia di pane come mandasti la manna agli israeliti. Forma o Signore nel tuo seno pane per noi, plasma nel tuo grembo pane per l’umanità intera, e mandaci i tuoi consacrati, mandaci una pioggia di consacrati, una pioggia di fratelli che si spezzino per gli altri che si facciano pane per gli altri. Perché Signore ne abbiamo bisogno, abbiamo bisogno di Pastori, di Pastori formati in Te, per Te e con Te, abbiamo bisogno di guide forgiate alla Tua scuola, o Signore, non lasciarci come pecore senza Pastore.
Abbiamo bisogno, o Signore, che Tu ci insegni a farci pane per gli altri, come ti sei fatto Tu, e ti abbiamo davanti tutti i giorni nell'Eucarestia, nelle adorazioni, nella preghiera e non riusciamo a capire di slegare dal nostro collo il giogo pesante che ci portiamo addosso di tutti i nostri pesi che come macigni abbiamo legati e che si chiamano orgoglio, indifferenza, non perdono, superbia e ce li portiamo tutti i giorni con noi, ma così o Signore, lo sappiamo....non entreremo....non entreremo alla Tua presenza....allora insegnaci o Signore a toglierci di dosso tutti questi pesi, insegnaci a mollare a non impuntarci, insegnaci la mitezza, la tolleranza, insegnaci ad essere Pastori, perché o Signore,....solo Tu sei il nostro Pastore....solo Te dobbiamo imitare .. insegnaci il perdono...o Signore...come Tu hai perdonato o Signore...insegnaci a donare la nostra vita a Te e ai fratelli, così che chiamandoci "fratelli" questa parola non risuoni vuota ma vibri di calore e di amore come ha vibrato quando Tu ci hai chiamati fratelli e amici...







lunedì 3 ottobre 2011

L'ANIMA E' COME UN DIAMANTE PREZIOSO


L'Anima è come un diamante prezioso,
di molti carati, molto grande e brillante,
ci si può vedere attraverso, 
ha molte sfaccettature che riflettono la Luce, 
ruota su se stessa dalla gioia e manda colori bellissimi,
di tutte le tonalità. 
Questa è l'anima in grazia di Dio, 
l'anima purificata, 
l'anima che vive della luce di Dio. 
L'anima che Dio infonde ad ogni uomo alla nascita.
Ma....con il passare della vita, 
a contatto con il mondo, e con le cose del mondo, essa si ricopre piano piano di strati sottili e comincia a diventare opaca, perde pian piano la brillantezza originaria e diventa sempre più opaca e stratificata fino a non girare più, si soffoca, e lo strato che la ricopre diventa sempre più spesso fino a diventare quasi scuro, poi nero, come il catrame e allora l'anima così incatramata perde di vista Dio, 


perché non lo sente più...., 

non sente più la Sua voce....,


il Suo calore,


che prima la faceva ruotare su se stessa dalla gioia. 
Ha perso il contatto con Lui e vaga senza sapere più cosa fare, sa che da qualche parte, o almeno, ricorda che da qualche parte ci deve essere molto di più ma non sa da che parte, e poi tutti quegli strati le impediscono i movimenti, le sensazioni più belle le ricorda vagamente, ha solo l'impressione di vedere ma non vede più, le sembra di sentire ma non sente più, finché cade in un letargo e si addormenta come assiderata (proprio come quando vagando nella neve a meno 20 gli esploratori del polo, ne avrai sentito parlare, piano piano si addormentano e poi muoiono assiderati ma senza accorgersi). 
A questo punto è morta, anche se l'uomo che la contiene vive e cammina e mangia e parla e va al cinema e va alle feste e si sposa e fa dei figli non ha più la vita dentro di sé. 
Rimane però l'eco di qualche cosa che sa che prima era esistito, l'eco di qualche cosa che ricorda vagamente....ma non riconosce più....




...quando per Grazia di Dio e solo per Sua misericordia Gesù arriva a recuperare questa poveretta..... 
la povera anima non sa nemmeno chi si trova davanti
deve imparare a riconoscerlo, piano piano,
Egli comincia a ripulire
il lavoro è lungo,
a disincrostare,
a soffiarci calore sopra con la Sua bocca,
il lavoro è lungo,
ma l'anima comincia a sentirsi meglio
le sembra di sentire e vedere qualcosa,
ma il lavoro è lungo
Il Signore pulisce, e pulisce, e pulisce .....
finché arriva a togliere il grosso del catrame 
e piano piano l'anima si risveglia come da un coma
e inizia a sentire il calore e 
si chiede che cosa stia succedendo,
perchè le sembra di rinascere,
...perché tutto questo calore!?
e allora pian piano Gesù con la Sua grande pazienza inizia a 
risvegliare questa Sua amata che 
appena si rende conto di ciò che le sta succedendo
impazzisce di gioia e inizia a provare Amore 
Amore per chi la sta risvegliando 
per chi la sta rimettendo in piedi
per chi la sta accudendo,
lavando,
pulendo,
e l'anima inizia a dirgli grazie, grazie, grazie...
...stavo dormendo e tu mi ha risvegliato alla vita,
ero uno zombie e tu mi stai ricostruendo,
ero morta e tu ora mi stai rinfondendo la vita
e la gratitudine aumenta con l'amore ...
fino a che vede ...chi la sta riportando alla vita 
e allora riconosce il Suo Dio
...
la fonte della vita
la fonte dell'Amore
la fonte di Grazia da cui sgorgano tutte le Grazie
la fonte della Speranza
e allora gli salta al collo e lo abbraccia
e da questo abbraccio mai si vorrebbe separare
mai e poi mai per nessuna cosa al mondo ...
e nemmeno Dio ...è venuto per nulla da lei,
è forse venuto per rigettarla nelle tenebre?
è forse venuto per prenderla in giro?
è forse venuto per andarsene?
No, Lui è venuto per stare con Lei 
per godere della Sua creatura
per mostrargli la Vìa 
per non lasciarla più
per chiamarla per nome
per metterle il Suo sigillo
perchè mai niente ora potrà mai separarla da Lui
mai nessuno potrà ora strapparla dal Suo abbraccio,
mai potrà essere separata dal Suo creatore che l'ha riscattata,
è venuto per farla risplendere, per farne la Sua Città,
per farne il Suo trono, 
il Suo Santuario,
per abitare in Lei,
per prendere dimora...
e allora
 "Alzati!...perché arriva la tua luce...la Gloria del Signore è sopra di te" 

"...Risplendi! perché oggi la Salvezza è su te....su di te risplende il Signore"

"...Alzati!...è finito il tempo del tuo lutto..."

"Alzati!...perché non tramonta il sole sopra di te"

"Alzati! ...perché tu sarai chiamata Città del Signore, sarai la gioia del Signore 
e il Signore per te sarà luce eterna,
 il tuo sole mai più tramonterà...

"Alzati!...e tutti vedranno il tuo splendore.."

"Alzati!.. perché è Lui il tuo Dio
"...è Lui il tuo Signore."