Ti sei chinato sulle nostre ferite e ci hai guarito, donandoci una medicina più forte delle nostre piaghe, una Misericordia più grande della nostra colpa.
infermità, tu sei più grande di ogni
nostra malattia, tu ti sei chinato sulle
nostre ferite, ti sei chinato sulla nostra
miseria, sul nostro nulla.
La tua compassione è grande Signore, perché
tu sei il Signore della vita, tu porti la vita con te,
tu porti la vita dentro di te, porti misericordia,
porti guarigione, porti la nostra guarigione,
perché Signore sei tu il medico, sei tula medicina.
Il tuo amore è l’amore che ci libera, che ci guarisce,
l’amore che ci custodisce, che ci insegna, tu sei la nostra guarigione, tu sei la nostra convalescenza, tu ci hai dato una medicina più forte di tutte le nostre piaghe.
Signore grazie, perché tu sai quanto siamo polvere,
quanto siamo nulla, tu sai che la nostra vita non vale
nulla senza la tua.
Signore grazie perché tu ci conosci,
conosci tutti i nostri lamenti,
conosci tutte le nostre impazienze,
conosci tutti i nostri dubbi,
il male che facciamo, il bene che facciamo,
tu conosci tutte le volte che mentiamo,
tutte le volte che facciamo qualcosa per nostro tornaconto,
tu ci conosci o Signore,
ci conosci bene eppure tu hai voluto amarci lo stesso
eppure hai voluto lo stesso donarci la tua vita,
la tua guarigione.
La tua mano ci ha toccato,
i tuoi occhi si sono volti a noi,
tu hai provato compassione per noi,
tu hai pianto per noi, tu ti sei speso e ti sei dato tutto per noi.
Tu, o Signore ci hai donato la vita e hai consegnato la tua.
Noi ora viviamo nella tua vita,
è la tua vita che abbiamo in noi o Signore,
perché tu hai voluto che fosse così,
fin dall’Eternità.
O Dio, che nella venuta del tuo Figlio unigenito hai risollevato l’uomo, caduto in potere della morte, a noi che ne proclamiamo con gioia l’Incarnazione gloriosa dona di entrare in comunione di vita con il Redentore, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen
afferra la nostra mano e tienila salda nella tua,
benedici la nostra fronte, le nostre labbra, le nostre orecchie. Tocca o Signore le nostre ferite e risanale, tocca tutte le nostre infermità e guariscile. Toccaci o Signore e ascolta nella tua bontà questa preghiera semplice che ti chiede la nostra guarigione, che chiede la tua grazia, che ti chiede di chinarti ancora una volta sulle nostre piaghe, sulle nostre ferite, sulle nostre malattie fisiche e spirituali.
Ascolta, o Signore, tu che non vuoi la malattia, tu che non vuoi tutta questa sofferenza, perché tu o Signore sei venuto per guarirci, per sanarci.
Noi ti attendiamo, O Signore, noi attendiamo che tu venga,
ti aspettiamo, siamo in attesa, siamo pronti,
vogliamo partecipare al tuo grande banchetto,
vogliamo accogliere il tuo invito che ci porta
alla festa che tu hai preparato per noi .
<< ... come il paralitico ci ha trovati ...>>
e misericordia, o Signore tu ci hai chiamati per essere il
tuo popolo, ci hai radunati da ogni dove, ci hai curati,
guariti, ci hai lavati, ripuliti e sei venuto proprio per
questo. Perché nessuno fosse più malato, nessuno si
sentisse più abbandonato, nessuno si sentisse più
frustrato e scoraggiato, depresso e sconfortato perché
tu o Signore sei la speranza, tu sei la vita, tu sei tutto ciò
in cui noi confidiamo, come il paralitico ci ha trovati, ci hai
ripescati, ci hai recuperati, hai tolto dalla nostra vita la
coltre del peccato, la stessa coltre sudicia che copriva il paralitico che tu, o Signore hai guarito, la stessa coltre spessa del paralitico che non faceva penetrare la luce, e tu sei venuto
a togliere questa copertura e guarire tutte le nostre pustole, tutte le nostre ferite, tutte le nostre infermità e per le tue piaghe,
o Signore, noi siamo stati guariti, noi abbiamo avuto la vita
in abbondanza. E solo perché tu ti sei preso cura di noi, noi siamo stati guariti. Perché tu hai sentito il grido del nostro dolore,
hai sentito la sofferenza del tuo popolo e sei venuto in nostro soccorso, sei venuto in nostro aiuto. E ti sei fatto uomo, veramente sei sceso dal Cielo, ti sei incarnato, hai vissuto come noi, ci hai portato la Salvezza e poi sei tornato al Padre. Ma tu, o Signore ancora ascolti il grido del tuo popolo che unanime ti chiama, ti desidera, ti vuole e ti acclama come Re, come Signore
della vita, Signore del tempo, delle giornate, Signore di tutto ciò che viviamo, ancora tu scendi quando il tuo popolo ti chiama in aiuto, ancora lasci il Cielo e ci dai conforto, lasci il tuo trono e ti chini su di noi per darci la tua medicina, che è più forte di qualsiasi altra medicina, la tua medicina che è il tuo amore, la tua misericordia, la tua guarigione. Tu ci hai risanato dai nostri peccati e ancora oggi ci risani tutte le volte che noi facciamo conoscenza di te, tutte le volte che noi entriamo in contatto con te, in intimità con te, tu o Signore ci risani, ci guarisci, ci ridoni la vita e ci dai la caparra ancora qui sulla terra della vita Eterna che è il tuo grande dono.
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