“Dunque
non credi
che io
vivo nel Padre
e il Padre
vive in me?
Quel che
dico non viene
da me; il
Padre abita in me, ed è Lui che agisce.
Abbiate
fede in me
perché io
sono nel Padre
e il Padre
è in me …”.
Gv.
(14,10)
“Dio, dopo aver parlato
anticamente molte volte e in molte maniere ai padri per mezzo dei profeti, in
questi ultimi giorni ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che Egli ha
costituito erede di tutte le cose, mediante il quale ha pure creato i mondi.
Egli, che è splendore della Sua gloria e impronta della Sua essenza, e che sostiene tutte le cose con la parola della
sua potenza, dopo aver fatto la purificazione dei peccati, si è seduto alla
destra della Maestà nei luoghi altissimi”. (Ebrei 1:1-3). Potenza del Padre è il
Figlio, azione e grazia del Padre è il Figlio. Parola del Padre è il Figlio.
Amore del Padre è il Figlio. Per Lui e per mezzo di Lui tutte le cose sono
state create, per la nostra Salvezza. E’ Salvezza del Padre il Figlio. Volontà
e obbedienza è il Figlio. Tutto ciò che procede dal Padre è nel Figlio. Per
questo il Padre è in Lui. Tutto ciò che appartiene al Padre è eredità del
Figlio. Tutto ciò che è il Padre è nel Figlio. L’Io Sono è nel Figlio. Tutta l’onnipotenza,
la grazia, la bellezza, la maestà, la potenza del Padre gli appartengono. Il
Padre è un continuo flusso di tutta questa grazia nel Figlio, e il Figlio
glorifica il Padre. Per questo chi conosce il
Figlio conosce il Padre, non si va al Padre se non attraverso il Figlio. Il
Padre fluisce dentro il Figlio e il Figlio glorifica il Padre, in rapporto di
stretta intimità e amore, un rapporto di sublime intimità, un amore più che
profondo, più che Santo, un amore corporeo, un amore personificato, un amore
che è volontà del Padre, un amore che circola in continuazione, un flusso
d’Amore Divino che è sempre in movimento, che è movimento che è azione, che è
riposo, che è Santo, che è Spirito.
“E’ Lui che agisce”, è il Padre che agisce attraverso il Figlio, è il Padre che attira attraverso il Figlio, che è Dio Parola incarnata. E se tutti voi avete fiducia in me Figlio conoscerete il Padre, se riporrete la vostra fiducia in me amerete il padre e attraverso di me lo intenderete.
“Se mi conoscete, conoscerete anche il Padre,
anzi, già lo conoscete e lo avete veduto”. (Gv 14,7)
“Gesù gli disse: Io sono
la via, la verità e la vita. Solo per mezzo di me si va al Padre. Se mi
conoscete, conoscerete anche il Padre, anzi già lo conoscete e lo avete veduto.
Filippo gli chiese: Signore, mostraci il Padre: questo ci basta. Gesù rispose:
Filippo, sono stato con voi per tanto
tempo e non mi conosci ancora? Chi ha visto me ha visto il Padre. Come puoi
dire: mostraci il Padre?”.
Gesù
qui afferma che è Lui la via porta al Padre, è Lui l’unica porta da dove
possono passare le pecore che sono condotte al Padre, Lui è il solo attraverso
il quale noi tutti siamo condotti al Padre.
Perché è Lui che ci ha radunato da ogni dove, è attorno a Lui che siamo
seduti e riceviamo la verità, è in Lui che abbiamo la vita. E’ in Lui che
abbiamo la verità, in Lui non c’è menzogna, non c’è inganno in Lui, non c’è falsità
ma verità vera e vita vera. Egli è la sorgente della vita, la roccia da dove
sgorga acqua viva. Insondabile e imperscrutabile Gesù dal quale sgorga in
continuazione l’acqua della vita eterna per noi. Gesù dice “se
mi conoscete allora conoscerete anche il Padre”, dice “se mi conoscete”, chi vuole arrivare al Padre deve passare per la
conoscenza di Gesù, bisogna chiedersi allora quanto lo conosciamo, quanto e
cosa di Lui conosciamo e iniziando a conoscere Lui allora faremo la conoscenza
anche del Padre. Infatti “se mi
conoscete, conoscerete …”. Cosa sappiamo veramente di Gesù così come Lui ci
ha indicato e ci ha chiesto di conoscerlo? Quel “se” detto ai suoi denota che Lui aveva capito che loro non lo
conoscevano, non lo avevano compreso, non avevano capito, chiusi ancora alla
grazia perché lo Spirito Santo non era ancora sceso su di loro. Lo Spirito che
gli avrebbe fatto comprendere ogni cosa.
Gesù si rivolgeva anche a noi quando diceva “se mi conoscete”, a tutte le generazioni future, ma la storia ora è
la stessa di allora, se lo Spirito Santo non ce lo rivela non lo possiamo
comprendere, noi possiamo leggere le parole di Gesù possiamo leggere nei
Vangeli cosa diceva alle folle ma senza
comprendere, come gli apostoli quel giorno seduti attorno a Lui. Conoscerlo
vuol dire accettarlo nella propria vita come Signore, riconoscere che Lui è il
Salvatore lasciare che il Suo Spirito fluisca dentro di noi e ci parli del
Padre. Attorno a Lui gli apostoli lo ascoltavano ma era per loro difficile
capire cosa diceva perché non avevano lo Spirito Santo dentro di loro: “Ora io vi dico la
verità: è bene per voi che io me ne vada, perché, se non me ne vado, non verrà
a voi il Consolatore; ma quando me ne sarò andato, ve lo manderò”.